Decreto sospeso, CBD via orale in libera vendita.
Il TAR del Lazio sospende, ancora una volta, il Decreto: I prodotti ad uso orale a base di CBD possono essere venduti liberamente.
La decisione del TAR era prevedibile; fin dalla pubblicazione del Decreto è stato chiaro quanto fosse anti scientifico, basato esclusivamente su pregiudizi ideologici ed interessi nascosti.
Per fortuna nel nostro paese, a garanzia dei cittadini, politica e magistratura sono separate.
Questa è l’ennesima vittoria di un settore che, nonostante lavori nella completa legalità, si ritrova spesso soggetto ad attacchi ideologici, basati sul niente assoluto, che comportano ingenti danni economici alle aziende della filiera canapicola ed alimentano dubbi e perplessità nella cittadinanza.
Ci è voluta una sentenza del TAR nazionale per ribadire, ancora una volta, che il CBD non è una sostanza psicotropa e non può essere catalogato come una sostanza stupefacente.
Di seguito l’estratto delle motivazione del TAR con le quali ha sospeso nuovamente il decreto, almeno fino al 16 gennaio 2024, lasciando il CBD per via orale in libera vendita.
Sentenza TAR del Lazio N. 12908/2023 REG.RIC. Pubblicata il 26/10/2023
“..onde non incorrere in responsabilità tra cui in particolare quella penale, degli operatori di un intero settore nei quali la stessa incertezza delle scelte amministrative ha ingenerato un legittimo affidamento;
Ritenuto, alla luce della sospensione disposta dalla stessa Amministrazione, protrattasi per quasi tre anni, e del riferimento ad attività istruttoria -originaria ed integrativa- risalente al più ai primi mesi del 2021, che non appaiano configurarsi, allo stato di fatto, imminenti rischi per la tutela della salute pubblica e che pertanto sussistano i presupposti per la sospensione del provvedimento gravato, con fissazione a breve del merito in ragione della rilevanza della questione alla prima udienza pubblica disponibile da calendario della sezione, nel rispetto dei termini a difesa di legge;”
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